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YUMMY di Lars Damoiseaux (2020) – Recensione

By on 2 Novembre 2020 0 702 Views

Proiettato al Trieste Science+Fiction festival, l’horror belga Yummy di Lars Damoiseaux non è solo il miglior zombie movie del Belgio (e anche l’unico) ma probabilmente, insieme a Dead Snow, fra i film europei di zombie più interessanti usciti recentemente.

YUMMY di Lars Damoiseaux (2020)

In una clinica estetica nell’Est Europa stanno lavorando ad un enzima che rallenti l’invecchiamento, partendo dalle cellule staminali dei feti ottenuti dagli aborti effettuati in ospedale. La situazione sfugge di mano quando si rendono conto che l’enzima trasforma le persone in zombie. Alison, arrivata alla clinica per una riduzione del seno, e il suo compagno Michael si trovano nel mezzo dell’apocalisse.

Yummy, di Lars Damoiseaux, è un sanguinoso delirio di budella, tette e arti mozzati, un film di zombie condito da uno humor spietato e nerissimo che omaggia cult come The Evil Dead e Splatters – Gli Schizzacervelli, mantenendo però, nonostante tutto, un tono più serio rispetto a quest’ultimo. Lo schema seguito è quello classico degli zombie movie, e dopo centri commerciali, aeroporti, treni e navi da crociera, questa volta l’infezione si propaga in una location assolutamente inedita: una clinica estetica. L’idea non è solo originale ma anche intelligente, il regista segue la lezione di Romero ed utilizza gli zombie come metafora del marciume del mondo. Yummy è infatti una feroce critica nei confronti della spasmodica ricerca di bellezza e giovinezza che porta le persone a sottoporsi ad ogni tipo di intervento, per quanto costoso e doloroso.

YUMMY di Lars Damoiseaux (2020)

Splatter selvaggio, vomito, pus, autocannibalismo: gli effetti speciali ed i make up degli zombie sono assolutamente convincenti e gli amanti del sangue su pellicola saranno senza dubbio accontentati. Malgrado le tante scene spassose e sopra le righe, il film non scade nel demenziale e si chiude anzi con un finale inaspettatamente amaro.

Un’ottima prova quindi da parte di Lars Damoiseaux, dimostrazione che anche in un periodo come questo, in cui l’horror drammatico e autoriale sembra andare per la maggiore, pure il sano vecchio splatter (intelligente) si può fare e funziona ancora.

YUMMY di Lars Damoiseaux (2020)
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